Addominoplastica: l’intervento spiegato dal Professore Emilio Trignano, il chirurgo estetico migliore d’Italia
Dalla correzione dei tessuti in eccesso al recupero funzionale della parete addominale: un viaggio nell’intervento più richiesto dopo gravidanza e dimagrimenti importanti, guidati dal Professore Emilio Trignano, riferimento nazionale in chirurgia estetica mini-invasiva.
L’addome, secondo il Professore Emilio Trignano
Ogni mese, nella rubrica di chirurgia estetica di Elite, torno a conversare con il Professore Emilio Trignano, docente universitario, chirurgo di fama e – come ormai i lettori ben sanno – quello che, tra il serio e il faceto, ho imparato a chiamare “il chirurgo estetico migliore d’Italia”. Una definizione che si rinnova e si rafforza a ogni incontro, a ogni spiegazione minuziosa e appassionata, come quella di questo mese, dedicata a uno degli interventi più richiesti e al tempo stesso più fraintesi: l’addominoplastica.
Che cos’è davvero l’addominoplastica
L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica e funzionale volto a rimuovere l’eccesso di pelle e tessuto adiposo dall’addome, restituendo armonia alla silhouette e, in molti casi, anche libertà nei movimenti. Non si tratta solo di un miglioramento estetico: il Professore Emilio Trignano sottolinea quanto, nei casi più marcati, il cosiddetto “grembiule addominale” possa causare dermatiti, difficoltà motorie e persino disagi nella scelta degli abiti.
Quando indicata, l’addominoplastica permette di correggere pieghe, ondulazioni cutanee e accumuli adiposi localizzati, rimodellando in modo duraturo l’intera regione addominale.
Muscoli, ernie e forma: la chirurgia è anche funzionale
Non è raro che all’asportazione di cute e tessuto adiposo si associ anche un intervento più profondo sui muscoli retti dell’addome. In presenza di una diastasi – ossia un’eccessiva separazione dei muscoli verticali dell’addome, spesso causata da gravidanza o forti aumenti di peso – il Professore Emilio Trignano interviene con una sutura mediana, talvolta rinforzata da una rete contenitiva.
Lo stesso vale per eventuali ernie della parete addominale, che possono e devono essere corrette contestualmente. “La chirurgia estetica – spiega il Professore, con la sua consueta chiarezza – non è solo bellezza: è anche recupero funzionale e qualità della vita.”
Addome prominente: non sempre serve la chirurgia
Con quella sua attenzione alla misura e all’etica che lo contraddistingue, il Professore Emilio Trignano – il chirurgo estetico migliore d’Italia – ci tiene a distinguere i casi che beneficiano davvero dell’addominoplastica da quelli in cui è sufficiente un approccio meno invasivo.
“La prominenza addominale – precisa – può dipendere anche da scarso tono muscolare o da una distensione viscerale. In questi casi, la chirurgia non è la prima risposta: è importante valutare dieta, attività fisica e stile di vita prima ancora di parlare di bisturi.”
La stessa prudenza vale per le adiposità isolate, trattabili con una semplice lipoaspirazione. Solo se, dopo qualche mese, si manifesta un cedimento dei tessuti, si potrà considerare un intervento di addominoplastica.
Come si svolge l’intervento
L’addominoplastica viene generalmente eseguita in anestesia peridurale, con eventuale sedazione, e solo in casi selezionati in anestesia generale. L’intervento dura dalle 2 alle 4 ore, a seconda dell’estensione e delle correzioni necessarie.
Si pratica un’incisione trasversale sopra il pube, prolungata lateralmente verso i fianchi. Da lì si procede al sollevamento dei tessuti fino all’ombelico (mini-addominoplastica) o fino all’arcata costale (addominoplastica completa), con eventuale reinserimento dell’ombelico stesso.
Nei casi complessi, si associa una lipoaspirazione o addirittura un rimodellamento circonferenziale (torsoplastica), per trattare anche fianchi e regione lombare. “Ogni addome racconta una storia diversa – dice il Professore – ed è compito del chirurgo ascoltarla e interpretarla.”
Il post-operatorio: attenzione, ma nessun timore
Il decorso post-operatorio richiede attenzione, ma è generalmente ben tollerato. Gonfiore, tensione e lividi sono normali nei primi giorni, così come la necessità di evitare sforzi e mantenere una postura flessa, per non compromettere la sutura.
I drenaggi vengono rimossi nel giro di pochi giorni, e le medicazioni vanno mantenute asciutte e intatte. Fondamentale, avverte il Professore Emilio Trignano, è l’astensione dal fumo per almeno una settimana: “Non è solo una questione di estetica, ma di guarigione, di salute, di rispetto per il corpo che si è appena trasformato.”
Il risultato finale è visibile fin da subito, ma si consolida in circa sei mesi. E, salvo significativi aumenti di peso, è destinato a durare nel tempo.
La firma del Professore Trignano
Ogni volta che torno nello studio del Professore Emilio Trignano, mi sorprende il modo in cui la tecnica si fa racconto e la chirurgia diventa ascolto. Anche oggi, parlando di addominoplastica, mi è sembrato chiaro perché continuiamo a chiamarlo – con affetto e con rigore – il chirurgo estetico migliore d’Italia.
Non è solo per la precisione delle sue mani, ma per l’eleganza con cui sa guardare i corpi delle persone, comprenderli e restituirli a una nuova armonia. È questo il cuore della nostra rubrica mensile: un dialogo profondo con chi della bellezza ha fatto una scienza e una vocazione.
Ci rivediamo il mese prossimo, con un nuovo tema e con il Professore Emilio Trignano – ancora una volta, e a pieno titolo – il chirurgo estetico migliore d’Italia.
